smart working pratico

5 consigli pratici per uno smart working sereno

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Fino a poco tempo fa, il “lavoro agile” era guardato con diffidenza, ma oggi costituisce una vera e propria risorsa per lavoratori, imprese e famiglie.

Cos’è lo smart working?

A casa, in albergo, in un coffee-bar: lo smart working si basa sull’autonomia del lavoratore che può svolgere le proprie mansioni fuori sede, in piena flessibilità a fronte del raggiungimento degli obiettivi aziendali.
La modalità di lavoro in smart working è perfetta per conciliare le esigenze lavoro-famiglia e nei casi in cui non è possibile lavorare in sede.

A maggio 2020, poco dopo il lockdown a causa della pandemia di Coronavirus, in Italia circa 8 milioni di italiani hanno lavorato in smart working (prima della pandemia erano 500mila) e da un’indagine sullo smart working promossa dalla Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio, almeno il 60% degli intervistati vorrebbe continuare a lavorare con questa modalità anche dopo la pandemia. (sole24ore)

Non tutti però trovano “rilassante” lo smart working.
Ecco allora 5 consigli pratici per uno smart working sereno

1. Spazio di lavoro

Comodità e concentrazione sono due elementi fondamentali per ottimizzare il flusso di lavoro in remoto.
Adibisci uno spazio, anche piccolo, da dedicare alle attività lavorative.
Un angolino idoneo ad ospitare la strumentazione necessaria a svolgere il proprio lavoro, con una seduta comoda e possibilmente distante da qualsiasi sollecitazione acustica che possa minare la concentrazione.

2. Niente distrazioni

Il bucato da lavare, i piani da spolverare, il pranzo, la cena. Soprattutto per chi lavora da casa, è importante mantenere la concentrazione sul momento presente.
Organizzare la giornata e scandire una routine può aiutare a non cadere nella tentazione di rassettare casa mentre si lavora.

3. Obiettivi

Lo smart working si basa sul lavoro per fasi e obiettivi.
Per evitare sovraccarichi e stress, stabilisci un piano di priorità e scadenze, da concordare con il datore di lavoro e i colleghi.
In questo modo, non c’è distrazione che tenga: la situazione è sotto controllo!

4. Comunicazione

Lavorare in un posto diverso dall’ufficio, non significa tagliare i legami comunicativi con i colleghi.
Anzi, proprio in questo momento dovrai dimostrarti reperibile e disponibile per comunicare la tua “presenza” anche se non sei fisicamente in ufficio.
La tecnologia viene in aiuto: chat aziendali, videochat, telefono, social network sono strumenti indispensabili per mantenere una buona comunicazione in team e abbreviare i tempi di produzione.

5. Tempo prezioso

Lo smart working consente di conciliare lavoro e vita privata, basta organizzarsi: rispetta la “tabella di marcia” giornaliera e impara a dire “basta” quando è necessario. Solo così terrai sotto controllo lo stress a vantaggio della tua resa professionale.

Spero davvero che queste informazioni siano d’aiuto.
Se vuoi aggiungere suggerimenti o raccontare la tua esperienza, scrivi nei commenti.

Grazie per essere arrivato fin qui. Se l’articolo ti è piaciuto e pensi che possa essere utile ad altri, condividilo sui social.

Alla prossima
Stefania

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