Si parla spesso della tossicità degli ingredienti contenuti in creme e prodotti per la persona, ma com’è la situazione se a finire sotto la lente d’ingrandimento sono i prodotti cosmetici per i bambini?
Quando si parla di tossicità di molti prodotti cosmetici usati per l’igiene personale e la cura del corpo, purtroppo non si possono escludere i prodotti cosmetici per bambini.
Una ricerca francese, avviata dall’organizzazione Women Europe for a Common Future, ha esaminato 341 prodotti venduti in Francia tra lozioni, shampoo, salviette umidificate e latte detergente per i più piccoli.
Lo studio ha valutato i prodotti venduti in farmacie, parafarmacie, supermercati e negozi bio, sulla base dell’INCI, ovvero degli ingredienti riportati in etichetta che sono stati classificati in categorie di rischio alto, moderato, basso o non identificato.
In ben 299 cosmetici è stata segnalata la presenza di ingredienti ad alto rischio e in 181 prodotti sono stati trovati ingredienti classificati a rischio moderato.
Rischio alto:
- METHYLISOTHIAZOLINONE (MI) e il METHYLCHLOROISOTHIAZOLINONE (MCI) conservanti. Nonostante il loro utilizzo sia autorizzato in concentrazione massima di 0,01%, la letteratura scientifica tratta spesso di allergie da contatto associate a questi conservanti.
- Fenossietanolo, altro conservante considerato ad alto rischio. Oltre a essere un possibile allergene, pare che a questo conservante siano associati effetti epatotossici e ematologici.
- “parfum” o “fragrance”, ingrediente considerato altamente tossico per i bambini: il comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (CSSC) ha reso noto che l’1-3% della popolazione soffre di allergie agli ingredienti aromatici. 32 fragranze sono state addirittura vietate dal Regolamento Europeo su cosmetici mentre altre 26 devono essere dichiarate in etichetta se presenti al di sopra dello 0,01%.
Rischio moderato:
- Derivati del petrolio: petrolato, paraffina, ceresin, ozocerite– utilizzati in emollienti o idratanti.
Gli studi disponibili mostrano che questi oli minerali rimangono negli strati più alti dell’epidermide.
Una ricerca condotta in Svizzera nel 2014 ha rivelato inoltre la presenza di idrocarburi in eccesso rispetto al normale. - SOLFATI: come Lauryl sulfate. Potrebbero contenere residui di fabbricazione potenzialmente tossici.
- EDTA invece faciliterebbe il passaggio cutaneo di altre sostanze chimiche, mentre i composti nanoparticellari
- MBBT avrebbero effetti negativi sui polmoni se inalati, oltre a essere dannosi per l’ambiente
Rischio basso o non identificato:
Parabeni: una famiglia di conservanti aventi profili di rischio diversi.
Dal 2014, in europa Propylparaben e Butylparaben sono vietati nei prodotti cosmetici senza risciacquo destinati ai bambini al di sotto dei 3 anni.
BHT: antiossidante utilizzato in cosmetica per per permettere una migliore conservazione dei prodotti.
Esistono pochi studi riguardo il loro utilizzo in cosmetica.
I rischi per la salute vengono dunque definiti moderati.
Il bht è inquinante per l’ambiente, in particolare per gli organismi acquatici.
La WECF non ha pubblicato i nomi di tutti i prodotti “incriminati” nel suo studio, ma chiede ai legislatori di evitare gli ingredienti ad alto rischio e consiglia ai genitori di limitare l’uso di cosmetici e di evitare il più possibile i prodotti profumati”.
L’indagine è stata condotta in Francia ma è probabile che alcuni dei prodotti analizzati nello studio siano venduti anche nel nostro paese.
Il consiglio è sempre quello di prendere dimestichezza con l’INCI per essere in grado distinguere gli ingredienti rischiosi in un cosmetico, specie se destinato ai più piccoli.
S.