Questo post è un momento di condivisione con te che mi conosci da una vita, con te che non sai chi sono…
Presa dai doveri lavorativi, zittisco di continuo la mia verve creativa.
Attraverso la creatività mi esprimo, mi scarico, mi evolvo….
Eppure, ho la fortuna di fare un lavoro mooolto creativo: racconto con le immagini, scrivo, conduco.
Tutto bellissimo, meraviglioso, ma non sempre questo tutto si incastra con il mio tutto! 🙂
Mi sono ritrovata a “scarabocchiare” su un foglio elettronico i pensieri emersi da un bicchiere di vino …Questa volta voglio condividerli con voi che mi seguite con affetto ❤
Voi che troppe volte trascuro, presa dai mille impegni che affollano le mie giornate
Si tratta di vere e proprie confidenze….siate clementi 🙏 ….
Pronti?….
Davvero pronti??
Sicuri??
Ok basta, ora sul serio…
…arrivano i miei pensieri..
…eccoli….
“Credo ancora negli abbracci sinceri.
Nei sinceri “Come stai”?
Nelle confidenze tra amiche, quelle che non rivelerai mai!
Mi rendo conto di essere un’inguaribile romanticona che guarda ancora la vita con occhi sognanti.Mi sono spesso rimproverata per questo atteggiamento.
Forse è meglio avere una corazza. Ti protegge dalle insidie della vita….
…. anche se ti rende diffidente e indisposto ad aprirti al mondo, lo so.
Un atteggiamento che ho assunto spesso, durante il mio cammino. Dettato da esperienze con persone poco felici…Bevo un sorso di vino bianco. Bacco ha sostituito un vizio tramontato un anno fa, il fumo.
Cerco di mandare giù la voglia di esprimermi…in questo momento devo concentrarmi sul lavoro!!
Il lavoro…davvero ci nobilita? O ci assorbe in una fitta coltre di impegni e preoccupazioni rendendoci sterili e insensibili agli aspetti realmente importanti dell’esistenza?
Entrambe le cose, direi.Ho quasi deglutito del tutto la mia voglia di chiacchierare.
Una voce gridata dalle dita che picchiettano su questa tastiera inanimata. Non so per quanto ancora riuscirò a tenere a bada l’incombenza di dovermi concentrare sul lavoro.
La ragazzina scalpitante, nel profondo del mio IO dovrà attendere il suo turno di essere ascolta.
Lo spirito libero che vibrava al suono della gioventù, dovrà incatenarsi ancora un po’ al muro dei doveri.Bevo un altro sorso di vino e posso guardare oltre il fondo del bicchiere.
La voglia di esprimermi è quasi del tutto sopita. Il dovere chiama e la voce soccombe.So di poter costruire tanto. So di potermi ancora librare.
Devo solo avere la pazienza di mettere un mattone sull’altro, a capo chino, senza lasciarmi distrarre dal mondo intorno.Credo ancora negli abbracci sinceri…
Evoco il ricordo delle persone a me care. Il loro calore e il loro affetto.
Le labbra si schiudono in un sorriso.
Il petto si riempie per un profondo e sollevato sospiro.
Ritrovo la forza di focalizzarmi sul mio mantra: “sono qui, ora!”.…Ieri e domani possono aspettare!….”
Grazie per aver condiviso con me ❤