Il Diario personale, un luogo fatto di pagine e inchiostro in cui raccontarsi liberamente. Un mezzo attraverso cui guardare la vita…. da un altro punto di vista.
Affidare alle pagine di un diario i propri stati d’animo può offrire l’occasione di ritagliare per sé un piccolo spazio personale in cui raccontarsi senza il timore di essere giudicati o criticati.
Scrivere di se stessi pone inoltre davanti a emozioni che forse fino a quel momento non eravamo in grado di focalizzare, comprendere e affrontare.
Spesso il “Diario dei segreti” o il “diario dei ricordi” viene associato all’adolescenza, tendenzialmente femminile, ma anche (forse soprattutto) da adulti e per entrambi i sessi un semplice quadernetto o blocknotes può trasformarsi in un’agenda di vita, in un potente mezzo di comunicazione con il Sé.
Non solo. La giornalista Agnese Codignola, in articolo del 2008 pubblicato sul Corriere della Sera, afferma «Molti dati dimostrano che riportare su una pagina quanto si sta vivendo mentre si affronta la difficile battaglia contro un cancro aiuta a rinforzare le difese immunitarie e a diminuire il dolore»
Parlare di Sè a se stessi aiuterebbe dunque non solo la mente, ma anche il corpo.
Esiste però anche un modo diverso di tenere un diario.
All’estero viene detto “Gratitude journal” che in italiano significa “Diario della gratitudine” e viene considerato un potente mezzo per imparare ad apprezzare gli aspetti positivi della vita e a rivalutare ostacoli ritenuti insormontabili.
Si tratta di dedicare, preferibilmente di sera prima di andare a letto, un momento di riflessione sulla giornata appena trascorsa, soffermandosi in particolare su piccoli semplici aspetti per i quali vale la pena essere grati alla vita.
Il sorriso di un amico, un raggio di sole, bastano pochi, piccoli, semplici motivi per essere grati.
Attenzione: scrivere di Sé non deve diventare un impegno, né deve essere vissuto come un’imposizione. Comunicare con sé stessi attraverso la scrittura dovrebbe invece costituire un piacevole momento di riflessione.
Che sia un diario personale, un diario dei ricordi o un diario della gratitudine, raccontarsi nero su bianco può così diventare una piccola terapia a costo zero di auto-aiuto e di auto-guarigione.
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