Quanto inquina l’olio da cucina nello scarico del wc?

Condividi
In molti commettono l’errore di smaltire l’olio da cucina esausto direttamente nello scarico del lavello o nel water, ma questa cattiva abitudine può arrecare danno all’ambiente

Patatine, frittelle, fritto misto, involtini primavera, che bontà!
Ma l’olio avanzato dove va a finire?Olio-frittoSe avete risposto “lavandino” o “wc”, sappiate che state inquinando il bene più prezioso che abbiamo, dopo l’aria: l’acqua.

Basti pensare che una volta raggiunto qualsiasi specchio d’acqua superficiale, l’olio crea una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione, compromettendo così flora e fauna.olio-acquaUn solo chilo d’olio crea una pellicola di un chilometro quadrato!

“Be’, ma tanto ci sono i depuratori”, penserete. Non è una buona risposta.
Lo smaltimento di un’enorme quantità di residuo oleoso può anche pregiudicare il corretto funzionamento  dei depuratori.

Peggio ancora se l’olio raggiunge la falda.

La quantità che penetra nel sottosuolo “avvolge” le particelle di terra isolandola dall’acqua e dalle radici capillari delle piante, impedendo così l’assunzione di nutrimento.
Se l’olio raggiunge lo specchio d’acqua della falda freatica può arrivare a creare su di esso uno strato spesso 3-5 cm che può raggiungere pozzi di acqua potabile (anche molto lontani), rendendoli inutilizzabili.

Un solo litro d’olio in un milione di litri d’acqua basta a rendere l’acqua non potabile a causa dell’alterazione del gusto.

Se prima di leggere questo articolo non eravate a conoscenza del forte potere inquinante dell’olio, spero che da oggi inizierete a farvi qualche scrupolo prima di gettarlo nello scarico.

Ma se non così, come smaltirlo?
Io -dopo averlo fatto raffreddare- lo raccolgo in bottiglie di plastica che poi smaltisco direttamente in discarica (quando ho tempo di andarci, ovvio…quindi quando ne ho accumulate una certa quantità)olio-bottiglieSe già state sbuffando all’idea di dovervi recare  in discarica per smaltire le bottiglie, tranquilli: a meno che il vostro menù settimanale preveda una frittura al giorno, per accumulare l’olio esausto occorre qualche mese. Dunque lo smaltimento si ridurrà a un paio di volte l’anno.

NON smaltite la bottiglia piena d’olio tra i rifiuti indifferenziati, vanificherebbe ogni sforzo di salvaguardare l’ambiente.

Potreste contattare il vostro comune di residenza per apprendere le politiche di smaltimento del residuo oleoso o informarvi su supermercati, pompe di benzina, ristoranti e pub che lo ritirano gratuitamente.

Chi offre questo servizio, infatti, affida l’olio esausto a ditte specializzate che lo trattano e lo riciclano ricavandone biodisel, lubrificanti vegetali per macchine agricole e glicerina.

E a proposito di glicerina, c’è poi chi saponifica in casa ed è in grado di utilizzare la sostanza per produrre sapone fai-da-tesaponeDi soluzioni per smaltire correttamente l’olio fritto ce ne sono, bisogna solo prendere coscienza dei danni che arreca al mondo che lasceremo alle future generazioni e rendersi conto che basta davvero poco per cambiare le cattive abitudini.

P.S.
Non fidatevi di chi consiglia di utilizzare l’olio per più fritture: studi scientifici dimostrano che durante la cottura, l’olio sprigiona sostanze responsabili dell’insorgenza di molte malattie.

S.

Condividi

Commenti