Bottiglie di vetro ad impatto zero? Non proprio

“Le bottiglie di vetro possono inquinare più della plastica”, lo dice uno studio inglese

Condividi

Generalmente il vetro è considerato un materiale green, perché resistente e duraturo, perché costituito di materiali naturali e non chimici, perché semplicemente non è la plastica! Ma il vetro può provocare danni all’ambiente? È davvero giusto considerarlo una valida alternativa alla plastica? E se vetro e plastica non vanno bene, cosa si deve usare? Per rispondere a queste domande dobbiamo fare un po’ di ordine e chiarire perché il vetro è un possibile sostituto della plastica (anche se non è il solo) ma al tempo stesso per comprendere come mai anche questo materiale non è a impatto ridotto sull’ambiente

La ricerca dell’Università di Southampton

Per spiegarti al meglio come mai anche il vetro è da considerarsi inquinante, ci affidiamo a quanto scoperto dalla ricercatrice dell’Università di Southampton, Alice Brock, che ha curato lo studio, pubblicato sulla rivista Detritus, riguardo gli effetti ambientali causati dalla produzione e dall’utilizzo del vetro

La materia dello studio 

Il team di scienziati dell’Università di Southampton ha analizzato l’impatto di svariati materiali utilizzati come contenitori per bevande e ne è risultato che la plastica è indubbiamente un pericolo per l’ambiente sia per la produzione che per lo smaltimento, ma non è la sola.

Secondo Brock la plastica in generale (e dunque in tutti i suoi più svariati impieghi) inquina più del vetro ma quest’ultimo mostra comunque un importante impatto ambientale e soprattutto, nel caso delle bottiglie, è addirittura peggiore

Lo studio punta il dito soprattutto sulla produzione di bottiglie di vetro, che è estremamente dispendiosa in termini di energia e risorse. Serve infatti fino a 4 volte più energia per realizzare una bottiglia di vetro rispetto a quanta ne sia impiegata per la produzione di una bottiglia di plastica

I risultati della ricerca sul vetro

Il vetro si crea ad altissime temperature e dunque la produzione è estremamente dispendiosa in termini energetici.
Il vetro si crea ad altissime temperature e dunque la produzione è estremamente dispendiosa in termini energetici.

I dati evidenziano anche che l’impatto totale delle bottiglie di vetro è peggiore a causa del processo di estrazione delle risorse necessarie a produrre tale materiale, che ne incrementa notevolmente l’impronta energetica

Per produrre il vetro si devono estrarre sabbia silicea e carbonato di sodio, azione che si traduce nei danni ambientali connessi all’estrazione mineraria, quali degrado del terreno, emissione di polveri e rischio di deflusso minerario. Successivamente, il processo di realizzazione richiede altissime temperature e provoca il rilascio di anidride carbonica e anidride solforosa nell’aria.

Brock conclude che il materiale migliore, perché meno impattante sull’ecosistema, da utilizzare come contenitore per bevande è l’alluminio.

Come si calcola l’impatto ambientale di un materiale

L'alluminio si salva, a differenza di vetro e plastica.
L’alluminio si salva, a differenza di vetro e plastica.

Per valutare l’impatto sull’ambiente che ha un determinato materiale, vanno presi in considerazione alcuni aspetti.

Il primo fattore è l’analisi del ciclo di vita: dall’estrazione delle materia prima necessarie alla produzione, al trasporto, all’utilizzo, fino al fine vita del prodotto realizzato. Tutti questi elementi hanno un impatto, calcolato sulla base dell’energia utilizzata per la loro messa in pratica. 

Il secondo fattore, come riportato dalla rivista Focus, è invece l’unità funzionale che mette a confronto con il materiale considerato, il vetro in questo caso, con le alternative presenti sul mercato, come la plastica o l’alluminio. Il terzo ed ultimo fattore è il ‘metodo ReCiPe’, ideato dagli istituti di ricerca olandesi, che considera l’impatto sul cambiamento climatico e sulla salute umana della produzione, dell’utilizzo e dello smaltimento di un materiale. 

In conclusione

In due precedenti articoli, il primo sui materiali migliori da utilizzare in cucina e il secondo riguardante il confronto tra contenitori per alimenti in plastica e in vetro, abbiamo evidenziato come la plastica sia sicuramente da centellinare a causa delle sostanze tossiche che sprigiona a contatto con il calore. Come hai però potuto leggere qui, anche il vetro non è così green come si pensa comunemente. Queste consapevolezze dovrebbero dunque farci comprendere che tutti i materiali, alcuni di più altri di meno, causino dei danni all’ambiente e quindi la parsimonia, il riciclo e il riutilizzo sono fondamentali per condurre un’esistenza il più sostenibile possibile. Nessun materiale è a impatto zero, neppure il naturalissimo legno, e quindi sta a noi impegnarci a dare valore alle risorse e agli oggetti che possediamo. Insomma, la cultura del consumismo e dell’usa e getta è tutta da rivedere

❤️ Grazie per la lettura ❤️

Ti piace questo articolo? Condividilo sui social


AppuntiCreativi è il sito di lifestyle consapevole e divertente!
Vieni a scoprire trucchi e suggerimenti per la pulizia della casa, tante ricette facili e veloci, come produrre cosmetici ecologici e divertirsi con il riciclo creativo.
Per uno stile di vita eco-friendly con il sorriso sulle labbra.

Condividi

Commenti